domenica 25 maggio 2008

Risorse naturali


Le risorse del pianeta quasi esaurite
Allarme ambiente dal WWF



Secondo l’ultimo rapporto del WWF le risorse presenti sul nostro pianeta saranno esaurite! Sono decenni che si denuncia questa terribile situazione, ma a conti fatti non bastano le azioni che ci sono state per aiutare il nostro pianeta. La terra è stanca ed affaticata, soffre sempre più di continui ed inaffidabili sprechi, vista cosi non riuscirà in futuro a soddisfare più le nostre abitudini. Purtroppo non si tratta della sceneggiatura di un film holliwoodiano, ma siamo di fronte ad un’emergenza reale. Emersa a gran voce dopo la pubblicazione di “Living Planet Report”, l’ultimo rapporto del WWF relativo allo stato di salute dell’intero ecosistema. Questo importante documento è stato presentato a Pechino, ed è risultato di due anni di lavoro, quanto basta per lanciare un allarme di cui tutti i governi dovrebbero prenderne atto. Due anni di ricerche, bilanci per misurare importanti indicatori necessari a verificare le condizioni effettive del nostro mondo.E i risultati ottenuti sono davvero sconcertanti. Infatti, analizzando il ritmo attuale di consumo delle risorse, come il terreno fertile, l’acqua, le risorse forestali e le specie animali si scopre che la situazione non è positiva e che su questa linea d’onda la popolazione umana entro il 2050 raggiungerà un ritmo di consumo pari a due volte la capacità del nostro pianeta. Una situazione critica su tutti i fronti. I due valori utilizzati per lo studio sono l’Indice del Pianeta Vivente e l’Impronta Ecologica. Il pianeta vivente analizza i trend di crescita e sviluppo di oltre 3600 distinte popolazioni e 1300 specie di vertebrati in tutto il mondo. Mentre l’Impronta Ecologica misura la domanda in termini di consumo di risorse naturali da parte dell’umanità. Nel Caso del Living Planet Resort sono state oggetto di analisi: 659 specie terrestri, 344 di acqua dolce al 28% e quelle marine del 27%. Più gravi sono le conseguenze prodotte dagli uomini, non a caso il peso dell’impatto umano sulla terra è triplicato tra il 1961 e il 2003. Il documento rivela che a causa dei nostri inutili consumi abbiamo già superato del 25% la crescita della capacità bioproduttiva dei sistemi naturali, indispensabili per il nostro sostentamento. Ad aggravare ulteriormente tutto questo c’è la crescita dell’impronta relativa all’anidride carbonica, derivante dall’uso di combustibili fossili, la cui presenza (monossido d’azoto e biossido d’azoto) è aumentata di nove volte nella nostra atmosfera. L’inquinamento è un dato di fatto, è un problema di sanità pubblica, e i numeri ci danno ragione: 8220 morti all’anno sono da attribuire agli effetti del monossido d’azoto che causa tra l’altro infarti, cancro ai polmoni, ictus, bronchiti croniche asma e altre patologie respiratorie. Un’ altro serio allarme che arriva dal WWF e causa ulteriore di inquinamento è il cambiamento climatico con la conseguenza di siccità e mancanza d’acqua. Negli ultimi 20 anni la domanda d’acqua è aumentata in misura enorme, ma ci sorge spontaneo un quesito, per cercare acqua quali alternative ci sono? Possiamo scavare la terra per risucchiare le riserve sotterranee? La risposta degli esperti è positiva, questa è una tecnica che si usa da diversi anni e con risultati sempre più modesti. Accanto a questa procedura si potrebbe ricorrere anche al riciclaggio delle acque reflue. Come già si fa in alcune zone aride del Mediterraneo, una strada da intraprendere è anche la raccolta di acqua piovana fatta con tecnologie diverse. Comunque prima di evitare il suicidio ideologico e ambientale, oltre a queste tecniche perfezionabili il WWF ricorda che deve essere inevitabile il pensare il nostro approccio alle risorse d’acqua e considerare la natura un fornitore”sacro” cui portare rispetto, e aiutare così i paesi di nuova industrializzazione a non seguire i modelli di sviluppo dell’occidente, ma proseguire il proprio sviluppo in chiave di sostenibilità per salvare il nostro ecosistema. Obiettivi primari ed indiscutibili di questa strategia sono la rimessa in discussione dei comportamenti individuali di noi tutti, ma anche delle politiche di governo!

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